Il Judo è “Amore”
Il Judo è anche uno sport.
Il Judo è l’esperienza di un uomo. Un Uomo eterno. Un certo tipo di Uomo. E’ quindi sacro come sacra è l’Anima. Ed è profondo come è profondo il cielo.
“Judo” è uno dei nomi dell’Anima del Guerriero.
La mente del Guerriero è ferma come la roccia. Le cellule del suo corpo vibrano e ondeggiano. Egli pensa con il corpo. Egli capisce il Judo. Egli non sa cos’è.
Lo spirito del Guerriero è la risoluta accettazione della morte.
Il Guerriero è morto. Ed è tornato a vivere.
Solo dopo essere tornato a vivere è Maestro.
Il Maestro sa cos’è il Judo. Ma non lo dice.
Così il Judo è considerato dalla gente solo per quanto è possibile che la gente lo capisca.
L’Uomo-Guerriero trova che il Judo è un interessante Disciplina.
Per il Maestro è un modo di vivere.
Per il Campione è la vittoria.
Per chi lo pratica non assiduamente è difesa, è sport, è una ginnastica divertente.
Per molti che ne hanno sentito parlare è un interessante esercizio.
Per quelli che non lo conoscono è un affascinante segreto che riserba loro la Vita.
Il Judo è un fiore di montagna, che spunta appena sotto il ghiacciaio.
Alcuni lo hanno solo cantato quando andavano a sciare.
Altri lo hanno colto per mostrarlo agli amici.
Altri ancora lo hanno fotografato con lenti speciali.
I montanari lo hanno spesso calpestato.
A un mio amico, che è morto sul ghiacciaio, gli è stato posto, per un attimo, accanto.
Il Judo è anche uno sport.
Il Judo è l’esperienza di un uomo. Un Uomo eterno. Un certo tipo di Uomo. E’ quindi sacro come sacra è l’Anima. Ed è profondo come è profondo il cielo.
“Judo” è uno dei nomi dell’Anima del Guerriero.
La mente del Guerriero è ferma come la roccia. Le cellule del suo corpo vibrano e ondeggiano. Egli pensa con il corpo. Egli capisce il Judo. Egli non sa cos’è.
Lo spirito del Guerriero è la risoluta accettazione della morte.
Il Guerriero è morto. Ed è tornato a vivere.
Solo dopo essere tornato a vivere è Maestro.
Il Maestro sa cos’è il Judo. Ma non lo dice.
Così il Judo è considerato dalla gente solo per quanto è possibile che la gente lo capisca.
L’Uomo-Guerriero trova che il Judo è un interessante Disciplina.
Per il Maestro è un modo di vivere.
Per il Campione è la vittoria.
Per chi lo pratica non assiduamente è difesa, è sport, è una ginnastica divertente.
Per molti che ne hanno sentito parlare è un interessante esercizio.
Per quelli che non lo conoscono è un affascinante segreto che riserba loro la Vita.
Il Judo è un fiore di montagna, che spunta appena sotto il ghiacciaio.
Alcuni lo hanno solo cantato quando andavano a sciare.
Altri lo hanno colto per mostrarlo agli amici.
Altri ancora lo hanno fotografato con lenti speciali.
I montanari lo hanno spesso calpestato.
A un mio amico, che è morto sul ghiacciaio, gli è stato posto, per un attimo, accanto.

“Riflessioni sul Judo scambiate con il mio Maestro, Cesare Barioli, alla fine del Kangeiko nel Gennaio del 1975 scritte per chi si è avvicinato al Judo, per chi lo ha vissuto e chi continuerà sulla Via”